Andrea Scalco è nato a Camposampiero (PD) il 24.09.1981, figlio di due operai, che non hanno però mai negato a lui ed alla sorella maggiore la migliore formazione possibile, pur vivendo nel piccolo comune vicentino di Cartigliano, a sud di Bassano del Grappa.
Fin da bambino e ragazzino ha sempre avuto una forte necessità comunicativa ed a 13 anni ha ottenuto un premio al concorso indetto da una radio locale, con una poesia dedicata al conflitto in Somalia.
Ha studiato come geometra e come molti ha dedicato l’adolescenza al divertimento, ma così come alla scuola dell’obbligo, anche alle superiori ha sempre brillato in letteratura, scrivendo temi ed elaborati molto apprezzati, da valergli il massimo dei voti ed il consiglio di proseguire su quella strada, tanto che aveva scelto la facoltà di lettere od in alternativa scienze della comunicazione.
Il suo percorso di studi però, nonostante avesse formalizzato l’iscrizione, si è interrotto anzitempo, preferendo l’avventura come volontario nell’Esercito.
A 23 anni ha conosciuto Ester, artista ed attuale moglie, con la quale, una volta trasferito nella città di lei, Bolzano, hanno avuto la figlia Anamaya, nome preso da alcuni libri ispirati alla cultura incaica, sua grande passione.
Per alcuni anni ha scritto per l’edizione locale del Corriere, oltre che per alcune riviste, tra le quali What’s Up, ma poi ha proseguito la sua professione quale consulente di comunicazione, mantenendo la sua passione per la scrittura, creando numerose poesie e racconti per la figlia.
Nel 2015 realizza un suo sogno e prende la patente nautica per poi intraprendere il percorso per diventare uno skipper professionista.
Ha sempre sentito dentro di sé la necessità e voglia di scrivere un racconto, un libro, ma non ne ha mai avuto l’occasione o l’ispirazione, fatto salvo per le storie di “Capricciola”, favole che inventava per la figlia per farla addormentare e farle apprendere il vissuto quotidiano, che però è rimasta un’opera incompiuta.
Negli ultimi anni ha scoperto, grazie alla figlia, il piacere e la passione per il trasmettere valori ed insegnamenti a bambini e ragazzi.
A 38 anni, complice la quarantena per l’epidemia Covid-19, ha finalmente trovato modo di mettere su carta una storia romanzata in stile fantasy, la cui protagonista è ispirata alla figlia ormai adolescente.